Carapelle Calvisio
Carapelle Calvisio è un comune italiano di 74 abitanti della provincia dell’Aquila in Abruzzo. Fa anche parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Il territorio del comune rientra nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. È tra i comuni meno popolati della provincia e della regione.
Il borgo è situato nell’entroterra abruzzese, nella parte meridionale del massiccio del Gran Sasso d’Italia, al di sotto della vasta piana di Campo Imperatore e ad un’altitudine di circa 900 m s.l.m.
Il Chronicon Vulturnense del monastero di San Vincenzo al Volturno documenta che nel 779 alcuni abitanti del Casale di Carapelle occuparono alcuni possedimenti del Monastero di San Pietro in Trite (odierna San Pietro ad Oratorium), cella di San Vincenzo al Volturno, e ne nacque una lunga e problematica contesa che alla fine si risolse a favore del Monastero.
Il borgo insieme all’odierno Castelvecchio Calvisio costituì il Demanium Carapelle che diede il nome alla famosa baronia di Carapelle, la quale già nel XIII secolo comprendeva anche Calascio, Rocca Calascio e Santo Stefano di Sessanio. Feudo della famiglia Pagliara, passò con la relativa baronia successivamente alle famiglie Colonna, Celano, Caldora, Accrocciamuro, Piccolomini Todeschini, Del Pezzo, Cattaneo, Medici e Borbone.
Carapelle dal 1807 al 1811 fu aggregata al Governo di Capestrano, dal 1811 al 1816 fu riunita amministrativamente al comune di Capestrano e dal 1816 divenne comune autonomo includendo Castelvecchio fino al 1906, quando quest’ultimo se ne distaccò ottenendo l’autonomia comunale.
Carapelle aggiunse la specificazione “Calvisio” per distinguersi dall’omonima Carapelle in provincia di Foggia, centro fondato da re Ferdinando di Borbone nel 1774.
Nel 1911 viene inaugurato il primo acquedotto con le acque del Monte Prena. Dopo la seconda guerra mondiale, che non ha colpito il borgo, il centro tuttavia si spopola per la morte degli uomini soldato e per l’emigrazione a valle o all’estero.
Il borgo di Carapelle Calvisio è stato gravemente danneggiato dal terremoto dell’Aquila del 2009 con una significativa percentuale delle abitazioni crollate o dichiarate inagibili a seguito dei sopralluoghi condotti dalla Protezione Civile, rientrando così nel cosiddetto “cratere sismico”.